Questo paese è fuori di senno

Oceano indiano,nei pressi delle acque territoriali indiane,febbrario 2012: due fanti di marina italiani messi di scorta a una nave mercantile scambiano due pescatori del posto per pirati e li uccidono. Sbarcati in un porto indiano,vengono presi in consegna dalle autorità indiane. Tutt’ora sono trattenuti all’ambasciata italiana di New Delhi.

Siria,località El Ismo,fronte di Aleppo,luglio 2014: due cooperanti italiane,fondatrici del progetto Horryaty,sono rapite da una ancora non ben chiara fazione in lotta nella guerra civile siriana,probabilmente dai filoqaedisti del Fronte al Nusra. Pochi giorni fa è apparso un videomessaggio che le mostra ancora vive e in mano ai rapitori.

Reazioni nel primo caso: “liberate i nostri marò” “Marò liberi!” “è un complotto!” “tronchiamo le relazioni con l’India” “un paese civile non si farebbe mettere i piedi in testa così”
Reazioni nel secondo caso: “gli sta bene” “a cesenatico non le rapivano” “sono amiche dei tagliatori di teste” “rapite da coloro che pensavano di aiutare” “terroriste”

 

 

Il caso marò è emblematico della debolezza diplomatica di un paese come l’Italia,senza dubbio,dato che pur professando ai quattro venti di essere illegittima la detenzione dei suoi soldati non s’è mai azzardata a chiedere un arbitrato internazionale. Ma è anche indicativo dei danni che si possano fare stando al governo e assecondando idee strampalate,dato che l’utilizzo di personale militare a difesa di mezzi civili è una delle tante cazzate dell’ex ministro della difesa La Russa alias “Mefisto” che,aldilà dei dubbi sui principi della cosa (perchè non mettiamo militari pure nelle auto che passano,che so,da Quarto Oggiaro o da Casal di Principe?),non si pose nemmeno domande sui problemi pratici quali le regole d’ingaggio o chi dovrebbe comandare chi in caso di “attacco” (il comando navale italiano,appena informato dell’accaduto,ordinò il rientro del mercantile,ben conscio del fatto che una volta sbarcati in terra indiana i militari sarebbero stati arrestati. Peccato che il comandante di una nave civile battente bandiera italiana non risponde agli ordini del comando navale).

 

 

Il caso delle due ragazze invece lo vedo come l’emblema dell’ambivalenza occidentale sulla Siria e simili (leggi: non ci capiamo niente eppure vogliamo sapere tutto). Nel contesto delle primavere arabe eravamo convinti (ma sul serio?) che qualsiasi forza ribelle ai governi dittatoriali presenti sarebbe stata una forza progressista e democratica che avrebbe portato alla nascita di repubbliche laiche,moderate e aperte ai valori democratici (?) dell’occidente. Chiaramente,in paesi dove erano i governi dittatoriali in sella a esser baluardi del laicismo e dove il concetto di laicità della cosa pubblica è in gran parte estraneo,le rivoluzioni sono rapidamente degenerate in guerre civili per il proliferare di fazioni più o meno islamizzate e relative a tal o talaltro gruppo etnico,oppure di fronte a un’avanzata elettorale dei partiti islamici hanno assistito al reinsediamento dei militari come garanti dell’ordine costituzionale (una soluzione alla turca)*. Andarsi a infilare nel vespaio della guerra civile siriana chiaramente esponeva a dei rischi. Credere che il campo si divida in buoni o cattivi è da pazzi. E senza scomodare le speculazioni di certa feccia politico-giornalistica riguardo alla funzione di militanza attiva del progetto Horryaty che andasse aldilà degli interventi idrico-sanitari (secondo tali menti le due garantivano arruolamenti per gli stessi filoqaedisti),è chiaro che il presupposto ideologico delle cooperanti,lo stesso che le ha spinte a partire,possa apparire ingenuo,sciocco,stupido o fazioso**.

Aldilà di tutto,rimangono i fatti: due soldati hanno ucciso due civili stranieri fuori da ogni teatro di guerra. Qualora fossero rimpatriati,dovrebbero essere ugualmente sottoposti a processo (un processo penale ordinario a mio avviso,cioè di una corte non formata da militari) per omicidio colposo. In attesa di giudizio,invece che in un carcere indiano,sono “detenuti” all’ambasciata.
Per buona parte dell’opinione pubblica sono eroi.

 

Mentre alle due ragazze partite volontarie per scopi umanitari gli ci sta bene se sono state rapite. tiè.

 

Italiani brava gente.

 

*la Tunisia è una piacevole e democratica eccezione,al momento.
** magari per gli stessi che avevano paura del rimpatrio del medico italiano infettato dall’ebola. Che come non sanno una ceppa dell’ebola,non possono sapere una ceppa delle motivazioni delle due ragazze a partire.